Ci sono persone che sentono il bisogno irrefrenabile di lavare tutto ciò che gli capiti a tiro fin quasi a consumarlo, a lavarsi le mani ed il proprio corpo ripetutamente, più volte al giorno.
Altri che evitano di prendere i mezzi pubblici per paura di sporcarsi e ancora chi disinfetta tutta casa, arrivando, in casi estremi a coinvolgere anche i familiari nel rituali di pulizia.
La paura dello sporco
Siamo difronte ad un disturbo d’ansia; nonostante le persone che sviluppano questo disturbo si rendano conto della stranezza delle proprie abitudini, non riescono a resistere al bisogno di metterle in atto.
Alla base di queste azioni compulsive c’è una vera e propria fobia del contatto con oggetti, ma anche, con persone ed animali ritenuti sporchi e possibili vettori di contagio e malattie.
La persona vive in uno stato di continua tensione, perché la minaccia dello sporco è dappertutto.
Il livello d’intensità di questa forma d’ansia varia da soggetto a soggetto e, nelle situazioni più gravi, rischia di compromettere gravemente la qualità della vita della persona e dei suoi familiari.
Nelle forme più lievi la persona appare intollerante allo sporco e quindi attento alla pulizia, incapace di rilassarsi fino a quando le cose attorno non sono in ordine come si aspetta.
Ossessione per la pulizia
Il quadro si complica quando l’ansia si accompagna a veri e propri rituali di pulizia che servono a contrastare la paura del contagio, che spesso occupano buona parte della giornata della persona. L’ossessione di dover pulire assume un carattere intrusivo ed è accompagnato da forte ansia e dalla messa in atto di azioni finalizzate ad abbassarla.
Il conflitto sottostante
Spesso questo comportamento fa leva su di un conflitto inconscio di matrice morale che spinge la persona a lavarsi per alleggerire il peso della coscienza o un vissuto di profonda insoddisfazione per uno o più ambiti della propria esistenza.
E’ possibile uscirne
Non vergognarti e prova ad aprirti con le persone delle quali ti fidi, solitamente condividere i propri vissuti aiuta a sentirsi meno isolati e a provare meno angoscia.
L’ideale sarebbe che tu ti rivolgessi ad un terapeuta, con il quale capire il senso di questo disagio e provare insieme a superarlo.
Rivolgiti al tuo medico di famiglia e prova a chiedergli informazioni riguardo al tuo sistema immunitario, lui potrà spiegarti come funziona e capirai che è più forte di quello che pensi.
Prova a liberare le tue energie vitali, che la tua morale ha contribuito a legare a doppio nodo.
Dai legittimità alle tue fantasie che hai tutto il diritto di avere ed eventualmente mettere in pratica.
Prova a dedicarti gradualmente ad attività manuali che ti aiutino ad entrare nuovamente in confidenza con la materia (giardinaggio, bricolage, creta, etc.).
Prova a mettere in pratica attività di rilassamento.