La contesa fra i sostenitori della liberalizzazione della cannabis e i cosiddetti proibizionisti è ancora accesa.
Sappiamo che i maggiori consumatori delle “droghe leggere” sono i giovani, 4 adolescenti su 10 si fanno le canne.
Ma che effetto hanno a livello psichico e comportamentale?
Già perché se in un adulto la cannabis ha una certa reazione, in un adolescente ne ha un’altra, di non poca importanza il fatto che in questa fase evolutiva il sistema nervoso deve ancora completare il suo sviluppo!
Alcuni studi mettono in evidenza una forte correlazione tra l’uso di questa sostanza e l’insorgenza di disturbi psichiatrici.
L’effetto psicotico della cannabis sembrerebbe da ricondurre al delta-9-tetraidrocannabinolo (delta-9-THC), uno dei componenti della cannabis, che nei soggetti più vulnerabili potrebbe portare all’insorgenza di schizofrenia (Hautecouverture et al., 2006).
Aspetto da non sottovalutare inoltre il fatto che, spesso in adolescenza, si tenda ad andare oltre, si sperimentino i propri limiti arrivando ad esagerare, a ricercare lo sballo, a mischiare sostanze di vario genere.
Ecco allora che non è in ballo la questione di una canna ogni tanto, ma il problema potrebbe essere legato a questa insieme a tutto il resto e l’eventualità che possa innescarsi una dipendenza. Compito delle agenzie educative, famiglia, scuola, etc., quello di mandare ai ragazzi messaggi responsabilizzanti, attenzione allora a frasi del tipo “è solo una canna!”.
E’ possibile che sottovalutando la cosa si contribuisca a consolidare nel tempo, senza rendersene conto, una modalità attraverso la quale affrontare le situazioni stressanti della vita per tranquillizzarsi e per controllare le emozioni.
Non è raro il caso in cui un adolescente arrivi ad utilizzare le canne per rilassarsi e prendere sonno, non più quindi una trasgressione, ma un’abitudine che potrebbe avere effetti negativi sulla loro salute e portare a dipendenza.
Effetti a breve termine
deficit dell’attenzione,
deficit della concentrazione
deficit della memoria a breve termine
disorientamento spazio-temporale
ansia generalizzata
disforia
attacchi di panico.
irritazione congiuntivale
tachicardia
cefalea
astenia
disturbi dell’equilibrio con deficit della coordinazione motoria
alterazioni dei tempi di reazione agli stimoli
tosse debole e frequente
aumento della sensibilità sensoriali (gusto, olfatto, udito)
particolari e intense percezioni tattili e visive
loquacità
rilassamento psicofisico
senso di benessere
stato subeuforico dell’umore
disinibizione sociale.
Effetti a lungo termine
scialorrea (aumento della salivazione)
tachicardia
disturbi del ritmo sonno-veglia
congiuntiviti
naso ostruito
faringo-tracheiti
bronchiti
deficit immunologici.
anedonia
astenia
abulia
instabilità dell’umore
trascuratezza
mancanza di motivazione e interesse
passività e apatia
scarsa tolleranza delle frustrazioni
ottusità mentale
lentezza nei movimenti
deficit di memoria ed attenzione
irritabilità
manie di persecuzione con disturbi deliranti del pensiero
incoerenza tematica del linguaggio
disturbi grossolani formali e di contenuto dell’ideazione
confusione
ansia e depressione
attacchi di panico
fobie
disorientamento spazio-temporale e verso le persone
allucinazioni visive
delirio
psicosi tossica
depersonalizzazione
derealizzazione.
alterazione del metabolismo cellulare
alterazione della motilità degli spermatozoi
alterazione della fertilità
alterazione dello sviluppo fetale
alterazione della funzione vascolare
danni all’apparato respiratorio paragonabili, se non superiori, a quelli causati dal fumo di tabacco
Alcuni numeri
In riferimento al 2015/2016 l’Osservatorio Nazionale Adolescenza, ci dice che il 37% degli adolescenti fuma le canne, di cui il 17% in modo continuativo, anche a casa ed i dati sembrano destinati ad aumentare.
Nella fascia delle scuole secondarie di II grado, sono soprattutto i maschi a fumare in maniera più continuativa rispetto alle femmine (26% maschi e 13% femmine).
Mentre nella fascia d’età tra gli 11 e i 13 anni sono più le femmine a fare uso di alcol e droghe, di queste il 5% fuma le canne.
Cannabis ed emozioni
Sappiamo tutti che un eccessivo proibizionismo non è un modo efficace per affrontare la questione e non è mia intenzione argomentare tale aspetto; quello che mi preme sottolineare, da psicoterapeuta, è il fatto che i giovani tendano a gestire l’aspetto emotivo attraverso questa sostanza.
Un modo per calmare le proprie ansie attraverso la cannabis, per tirare su il morale, per sedare i propri impulsi senza affrontare i motivi che li hanno provocati.
Ciò che i nostri giovani potrebbero perdere, facendo uso di questa come di altre sostanze, è la capacità di gestire le emozioni attraverso le proprie risorse, mettendo a repentaglio la propria salute.